Pavimenti in resina per interni ed esterni

Utili soprattutto negli ambienti umidi, riescono a garantire un alto livello di igiene.

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Pavimenti in resina

I pavimenti in resina sono una delle ultime tendenze in campo edilizio e si propongono come una valida alternativa ai classici materiali di rivestimento come piastrelle e parquet.

Contemporanei ed esteticamente apprezzabili, rappresentano una soluzione sempre più scelta sia per uso esterno (o urbano) che interno. Questo perché se da un lato, i pavimenti in resina sono estremamente solidi e resistenti, dall’altro si prestano alla creazione di spazi moderni e ricercati anche grazie al celebre “effetto monolitico”. Il pavimento in resina, infatti, non presentando fughe o interruzioni si presenta come una superficie omogenea e continua.

Per effetto monolitico si intende lo sviluppo continuo e senza interruzioni di una porzione di spazio. Effetto presente nei pavimenti in resina, in cui sono assenti le classiche fughe dei pavimenti con piastrelle. Questa caratteristica permette di giocare con gli spazi.

È possibile ottenere un rivestimento uniforme che investe i vari ambienti di un locale oppure creare giochi di sfumature e tonalità o ancora creare un effetto di continuità tra pavimento e pareti. In questo modo il pavimento in resina diventa un vero e proprio elemento di design contemporaneo.

Pavimenti in resina prezzi e costi al metro quadro 2021

Campi di impiego e tipi di resine

I pavimenti in resina sono realizzati con resine diverse per qualità e caratteristiche. Ciò determina una grande varietà di pavimenti e di conseguenza un larghissimo impiego in molti settori, che potremmo racchiudere in tre grandi categorie.

Impiego esterno o urbano

In questo caso parliamo di pavimenti a rivestimento continuo particolarmente resistenti e/o con capacità drenante, usati per rivestire aree pubbliche, piste ciclabili, terrazze.

Impiego domestico/commerciale

Abitazioni private, strutture ricettive, negozi e showroom sono solo alcuni dei locali in cui trovano impiego i pavimenti in resina, sempre più scelti anche per le indiscutibili qualità estetiche che valorizzano ogni tipo di ambiente.

Impiego industriale

Anche nel campo industriale sono particolarmente usati (e consigliati) i pavimenti in resina. In questo caso parliamo di particolari pavimenti estremamente resistenti e in grado di resistere a forti sollecitazioni meccaniche. Ne esistono diversi tipi (a rivestimento autolivellante, in malta epossidica o multistrato) e scegliere il migliore sarà solo questione di esigenze e funzionalità.

Caratteristiche

L’impiego dei pavimenti in resina sta vivendo un periodo decisamente positivo. Questo grazie a particolari caratteristiche che hanno reso questi rivestimenti tra i più richiesti sul mercato.
La differenza principale tra i pavimenti in resina e le pavimentazioni tradizionali è l’assoluta mancanza di mattonelle, piastrelle o assi. La resina infatti viene direttamente gettata in opera su una superficie idonea a riceverla e poi rifinita, creando così una copertura omogenea e continua.

Oltre alla velocità d’esecuzione (è possibile sovrapporre il pavimento in resina ad uno preesistente senza ricorrere ad opere in muratura) e alle ricercate qualità estetiche, questo tipo di pavimento ha tante altre caratteristiche.

Resiste a urti e sollecitazioni, è idrorepellente, non assorbe sostanze acide o grasse e non è soggetto ad essere attaccato da muffe e batteri.

A queste caratteristiche comuni generali si affiancano, poi, quelle più specifiche e tecniche che dipenderanno strettamente dal tipo di resina impiegata per realizzare la pavimentazione.

Prezzi pavimenti in resina e costo al metro quadro

Nella scelta del pavimento in resina, che sia per esterni o per interni, domestico o industriale, tra i diversi elementi di valutazione il prezzo costituisce una delle voci fondamentali. È chiaro che prima di optare per un pavimento in resina ci si chieda quanto potrebbe venire a costare. Innanzitutto è importante chiarire che i prezzi possono variare tantissimo. Questo perché, come già specificato, sono molti i tipi di resina che si possono impiegare per le pavimentazioni. Inoltre è determinante anche il tipo di lavoro e la qualità della messa in opera, che varia a seconda della ditta o dell’azienda incaricata.

Per avere un’idea orientativa, il costo al metro quadro dei pavimenti in resina oscilla da cifre abbastanza contenute fino ad arrivare a costi abbastanza alti. Si va dai circa 40,00€ al mq, considerando in questo caso una resina spatolata monocroma di spessore non troppo elevato, fino ai 130,00€ al mq se si tratta di resine più sofisticate o recanti disegni o decorazioni.

Tipologia pavimentoCosto al m²
Rivestimento a film17€
Resina autolivellante50€
Rivestimento impregnante5€
Resina metacrilica60€
Resina multistrato25€
Quarzo ceramizzato multistrato30€
Rivestimento poliuretano cemento60€
Rivestimento decorativo95€
Sguscio battiscopa22€ *

Minimo fatturabile 4.500€
I costi sono da intendersi 'a partire da' e sono espressi in € al m². I costi sono da confermare previa presa visione del cantiere.
* Il costo è espresso in € al metro lineare.
Superfici minime 500m² compreso fornitura materiali.

Progetti realizzati

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Indurimento e transitabilità

I pavimenti in resina, oltre ad essere scelti per la qualità estetiche e la capacità di resistenza, sono molto utilizzati anche perché molto rapidi da realizzare. Quasi tutte le resine utilizzate, infatti, una volta gettate in opera presentano tempi di indurimento molto bassi e sono transitabili fin da subito, una volta solidificati. Le resine metacriliche, ad esempio, hanno tempi di asciugatura molto veloci (anche 2-4 ore) ed è per questo che sono impiegate soprattutto per lavori di manutenzione e rifacimento in ambito industriale. Per lo stesso motivo, i pavimenti in resina rappresentano un’ottima soluzione anche quando c’è bisogno di realizzare un allestimento provvisorio (fiere, esposizioni, mostre).

Considerati i tempi di lavorazione e indurimento, una superficie media potrebbe essere facilmente pavimentata (e praticabile) in soli due giorni. Un altro punto importante è che non occorrono alte temperature per permettere l’indurimento e la transitabilità del materiale, che può quindi avvenire senza problemi in tutti i periodi dell’anno. Una volta indurite, alcune resine resistono fin da subito a sostanze acide o alcaline e a muffe, riuscendo a garantire igiene e sicurezza non solo in ambito domestico, ma anche in luoghi come ospedali, industrie farmaceutiche o alimentari.

Progettazione e direzione lavori

Per la progettazione e la direzione dei lavori, nella realizzazione di un pavimento in resina è sempre consigliabile rivolgersi ad una ditta specializzata in questo tipo di lavorazione. Chi sceglie questo tipo di pavimentazione, infatti, è sempre mosso da una precisa motivazione: creare particolari giochi o effetti estetici, garantire un ambiente igienizzato e sicuro, realizzare una precisa opera di manutenzione o rifacimento in breve tempo ecc… Per cui è bene affidarsi a professionisti competenti che sapranno comprendere ogni tipo di esigenza.

La progettazione del pavimento e la successiva direzione dei lavori avviene generalmente con il supporto di un architetto che, dopo aver lavorato al progetto, collaborerà con l’azienda che si occuperà di realizzare effettivamente il prodotto finale.
Gli step per realizzare una pavimentazione in resina sono diversi e cambiano a seconda del materiale utilizzato, tuttavia si possono dividere in tre fasi.

  • Preparazione della superficie che ospiterà la pavimentazione
  • Realizzazione della resina
  • Applicazione della resina
  • Applicazione di protezioni e finiture

Ogni fase, naturalmente, è composta a sua volta da passaggi precisi, che variano a seconda del tipo di pavimentazione e della sua destinazione d’uso.

Requisiti di sottofondo

Un importante punto da considerare, prima della messa in opera di un pavimento in resina è il sottofondo (superficie o supporto) su cui verrà applicato. Come già detto, realizzare una pavimentazione in resina non richiede particolari opere in muratura ed è un’operazione relativamente veloce. A patto, però, che il supporto sia idoneo e preparato per l’uso.

I requisiti di sottofondo più elementari sono: pulizia e stabilità. Anche se alcune resine richiedono un sottofondo specifico (per esempio in calcestruzzo), che verrà installato appositamente sulla superficie da pavimentare.
Solo così la presa e l’adesione saranno ottimali. Potrà essere necessario, quindi, livellare la superficie, eliminare crepe e spaccature (anche lievi) e pulire in modo approfondito il sottofondo.

Fatto questo va poi applicato sul sottofondo un primer di ancoraggio, indispensabile per consentire la perfetta aderenza tra resina e superficie sottostante. Successivamente, si procede con la messa in opera della resina, che andrà eventualmente rifinita a rullo. A seconda del pavimento scelto, potrà essere necessario, tra primer e resina, uno strato di malta o di altro materiale, per favorire ulteriormente la stabilità e la resa finale della pavimentazione.

Pulizia e manutenzione

I pavimenti in resina sono conosciuti per essere solidi e duraturi nel tempo. Questo dato è indiscutibile, ma si verifica solo con una corretta pulizia e manutenzione. In generale, per quanto riguarda le sollecitazioni dovute al calpestio o allo spostamento di carichi pesanti e non, il pavimenti in resina sono decisamente tra i più resistenti in commercio. Sostanze oleose e grasse non danneggiano la pavimentazione, perché non vengono assorbite. È molto importante, però, che la superficie su cui poggia il pavimento non sia umida, perché nel tempo potrebbero manifestarsi problemi di adesione.

Alcune resine, con il passare del tempo, mostrano sensibilità ai raggi UV, per cui è importante sceglierle con l’aiuto di un esperto e valutare con attenzione quali usare e dove applicarle. La manutenzione ordinaria, ovvero le classiche pulizie di eliminazione della polvere e di lavaggio, possono essere affiancate anche da pulizie più specifiche. Ciò riguarda maggiormente le resine utilizzate in campo industriale o commerciale: in questi casi è possibile adoperare idropulitrici e attrezzature meccaniche apposite, servendosi di prodotti neutri e alcalini diluiti con acqua.