Come si posano i pavimenti in resina?
Come avviene la posa dei pavimenti in resina?
I pavimenti in resina, oltre che per la loro resistenza e per le infinite possibilità estetiche che offrono in materia di interior design, sono molto apprezzati anche per la praticità della messa in opera: questa, infatti, pur essendo un’operazione leggermente diversa in base al tipo di resina da utilizzare, è una procedura relativamente veloce che permette di avere un’ottima superficie calpestabile in pochi giorni (e, in alcuni casi, anche in poche ore), caratteristica molto interessante soprattutto nell’ambito della realizzazione di spazi per fiere, eventi e showroom. Inoltre, essendo lo strato di resina molto sottile, salvo alcuni casi specifici, è possibile realizzare un pavimento resistente e performante senza dover apportare modifiche a porte o balconi e senza dover svolgere particolari lavori di muratura, ma semplicemente posando lo strato di resina sul pavimento precedente. Al netto di questa premessa, vediamo dunque nello specifico quali sono le fasi della messa in opera di un pavimento in resina, e come vengono realizzate.
La preparazione della superficie
La posa di un pavimento in resina si compone di diversi step, i quali devono avvenire secondo precise tempistiche e procedure. Se tutte le fasi saranno realizzate in modo corretto il risultato sarà un rivestimento perfetto e duraturo nel tempo. La prima e importantissima fase da rispettare per posare un pavimento in resina (di qualsiasi tipologia essa sia) riguarda la preparazione della superficie da rivestire. Infatti, sebbene non siano necessari particolari lavori di muratura, è indispensabile accertarsi che lo strato di resina poggi su un piano accuratamente predisposto, per evitare gravi e spiacevoli inconvenienti. Innanzitutto la superficie del sottofondo deve essere ben livellata per non provocare difformità o avvallamenti nello strato di resina e totalmente priva di crepe, fessure o buche le quali potrebbero compromettere la presa e la tenuta del rivestimento. Nel caso in cui dovessero comparire tali elementi sarà bene procedere con operazioni specifiche in grado di riportare la superficie di sottofondo ad uno stato ottimale per la posa: una di queste operazioni è, ad esempio la molatura, che tramite un processo di abrasione elimina e appiana eventuali irregolarità superficiali, ma ne esistono tante altre da attuare caso per caso. I pavimenti in resina, come abbiamo già detto, possono essere installati anche su pavimentazioni precedenti, tuttavia se queste dovessero essere molto danneggiate sarà meglio rimuoverle del tutto. Infine, grande attenzione dovrà essere rivolta anche ad eventuali infiltrazioni, presenza di umidità o macchie di olio o agenti chimici: elementi dannosi sia per la buona adesione dello strato resinoso che per la conservazione delle caratteristiche fisico-chimiche della resina da applicare. Una volta eliminati tutti i “fattori di disturbo” e appianata la superficie, si potrà procedere con la messa in opera della pavimentazione, che può avvenire (in base al tipo di resina e all’impiego) su massetto, o direttamente sulla superficie da dover pavimentare.
Come avviene l’applicazione della resina
Una volta preparata la superficie, si può procedere con la stesura degli strati di resina (solitamente, infatti, è prevista l’applicazione di più strati). Il primo strato è chiamato anche “primer”, è solitamente a base di resina epossidica, e serve sia a rendere ancora più omogenea la superficie sottostante sia a far aderire meglio lo strato di resina successivamente applicato. Una volta steso il primer bisognerà attendere che sia completamente asciutto per procedere con levigatura e pulitura. A questo punto si può installare il primo strato di resina che, nella maggior parte dei casi ha uno spessore inferiore ai 2 mm.
L’applicazione può avvenire con una spatola o con macchinari appositi che permetteranno di ottenere una superficie omogenea e liscia. Trascorso il tempo necessario (che può variare in base alla temperatura, al tipo di materiale utilizzato ecc..) potrà essere richiesto il passaggio di uno strato protettivo. In alcuni casi può essere necessaria una seconda mano di strato protettivo, da stendere una volta che il primo strato sarà asciugato. Eseguito quest’ultimo passaggio e trascorso il tempo necessario per l’asciugatura, il pavimento è pronto per essere percorso.
Chi può posare un pavimento in resina?
La posa di un pavimento in resina, sebbene risulti molto pratica e relativamente più veloce rispetto a quella di altre pavimentazioni è un’operazione delicata, da svolgere con la massima cura e attenzione, rispettando tutte le fasi necessarie sia nelle operazioni che nelle tempistiche.
Per questo, sebbene molti amanti del fai da te siano tentati a svolgere lavori di questo tipo, è vivamente consigliato rivolgersi a professionisti del settore, i quali sapranno svolgere un lavoro professionale evitando di provocare inestetismi e danni alla pavimentazione. Spaccature, dislivelli, cattiva adesione degli strati di resina sono solo alcuni dei problemi che potrebbe comportare un lavoro “amatoriale”, la cui risoluzione comporterebbe un’ulteriore spesa di tempo e denaro. Ingaggiare un addetto ai lavori o una ditta specializzata è, quindi, la soluzione migliore per un risultato duraturo e ottimale sia dal punto di vista estetico che economico.