Piste ciclabili
La pista ciclabile è un percorso riservato al transito di biciclette e vi sono esclusi il transito pedonale e di qualsiasi altro veicolo a motore. La pista ciclabile nasce con l’obiettivo di tutelare il traffico delle bici e fornire maggiore sicurezza e protezione ai ciclisti che, nel percorrere il proprio tragitto, si muoveranno in modo più confortevole e sicuro.
Progettazione della pista ciclabile
Le piste ciclabili possono essere di due tipi: contigue al marciapiede o in sede propria. Quando sono contigue al marciapiede non c’è nessuna separazione fisica tra le due aree, lo spazio esterno è occupato dalla pista, mentre quello interno dal marciapiede e viene utilizzata la segnaletica orizzontale per delimitare le zone di destinazione. Quando sono in sede propria si sviluppano parallele alla strada su cui circolano veicoli a motore o pedoni, ma sono separate da questa mediante transenne, marciapiedi, ringhiere ecc…
Progettare una pista ciclabile è come progettare una strada, ma con qualche differenza: la pista ciclabile è più stretta di una strada e deve sostenere flussi e pesi di minore entità. Tuttavia deve comunque tener conto della sicurezza dei ciclisti e di fattori importanti come resistenza all’attrito, agli sbalzi termici, all’acqua e agli agenti atmosferici.
Proprio perché la pista ciclabile viene considerata una strada a tutti gli effetti, quando è un’opera pubblica la sua realizzazione dovrà seguire uno specifico iter burocratico che parte con la presentazione di un progetto preliminare, fino ad approdare (dopo un percorso ben preciso) alle fasi di approvazione e collaudo. Tutto questo è necessario, dal momento che un’infrastruttura del genere deve garantire alti standard di sicurezza e stabilità.
Tipi di pavimentazioni
I tipi di pavimentazione scelti per le piste ciclabili possono essere di diverso tipo, tuttavia i materiali più comuni sono il bitume, il calcestruzzo drenante e la resina. Questo perché risultano essere molto resistenti a sollecitazioni meccaniche e chimiche e perché riescono a garantire una buona resa e durata nel tempo. Tuttavia presentano tra loro delle differenze e sono proprio queste a rendere determinante la loro scelta.
I pavimenti delle piste ciclabili in bitume o calcestruzzo drenante presentano un aspetto più “grezzo” facilmente assimilabile ad un sentiero in brecciolino (anche se è possibile scegliere la colorazione) e talvolta sono utilizzati perché si integrano in modo più naturale con il paesaggio circostante (pensiamo a scenari montani, collinari o comunque immersi nel verde).
I pavimenti in resina sono altrettanto resistenti e si prestano anche ad essere antitrauma e antishock; presentano un aspetto meno naturale rispetto ai pavimenti in calcestruzzo, anche se attualmente è possibile ricorrere ad effetti e colorazioni sempre più sofisticati, in modo tale da favorire un’ottima integrazione in ogni tipo di contesto (pensiamo, ad esempio, al ghiaietto in resina). Spesso, inoltre, si può verificare il caso di un pavimento in calcestruzzo o bitume rivestito con uno strato più sottile in resina, per garantire migliori performance e tenuta di strada.
Esistono, poi, altri materiali che è possibile utilizzare ma questi analizzati restano i più comuni: per essere sicuri di scegliere il migliore, comunque, è sempre consigliabile affidarsi al parere di un esperto professionista.
Prezzo al mq
Per quanto riguarda il costo al metro quadro dei pavimenti per piste ciclabili, dal momento che le pavimentazioni e le modalità di posa possono essere di diverso tipo, anche il costo è soggetto a subire sensibili variazioni.
Una delle variabili principali è rappresentata dal materiale utilizzato: la resina, ad esempio, presenta un costo che può partire dai 20,00€ al metro quadro ma salire anche oltre i 40,00€ in base alle proprietà, caratteristiche e finiture che si desiderano ottenere.
Al prezzo della materia prima, poi, va aggiunto il lavoro di manodopera per la messa in opera che, in genere, è preceduto da tutte le verifiche del caso per controllare che la superficie da pavimentare presenti tutti i requisiti necessari come planarità, assenza di crepe o voragini e assenza di importanti infiltrazioni.
Nel caso in cui questi requisiti non siano presenti, si dovranno predisporre ulteriori lavori per favorire la corretta messa in opera e anche questi avranno un costo. Solo dopo, poi, si potrà procedere con la realizzazione effettiva del manto pavimentale.

Tipologia pavimento | Costo al m² |
---|---|
Campo polivalente | 25€ |
Pista ciclabile | 16€ |
I costi sono da intendersi 'a partire da' e sono espressi in € al m². I costi sono da confermare previa presa visione del cantiere.
Superficie minima 200m² compreso fornitura materiale.
Permessi e certificazioni necessarie
Come abbiamo già detto, la realizzazione di una pista ciclabile è equiparabile alla realizzazione di una strada vera e propria e deve quindi essere approvata nell’integrità del suo progetto. Per quanto riguarda l’effettiva messa in opera della pista stessa e, nello specifico, le caratteristiche che dovrà presentare il manto pavimentale è necessario fare alcune precisazioni. Innanzitutto il pavimento dovrà favorire la tutela del ciclista ed essere quindi il più possibile uniforme, privo di dislivelli o buche ed essere dotato della dovuta segnaletica orizzontale e verticale.
Inoltre, per essere certi di agire nel pieno rispetto dei permessi normativi è consigliabile consultare la legge del 28/06/1991 n.208 “Interventi per la realizzazione di itinerari ciclabili e pedonali nelle aree urbane. (GU n.165 del 16-7-1991 )” e il d.m. 557/1999 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”. Quest’ultimo è un documento indispensabile, che informa circa i criteri di realizzazione di ogni tipologia di pista ciclabile passando in rassegna tutti gli elementi da considerare, inclusi quelli relativi alla pavimentazione (larghezza, altezza massima, pendenza ecc..).
Tempistiche per la realizzazione
I pavimenti per le piste ciclabili sono realizzati in materiali diversi che prevedono differenti tempistiche per la realizzazione. Tuttavia, in linea di massima, non parliamo di un tempo di realizzazione troppo lungo, ma abbastanza breve soprattutto se in relazione a tutti gli altri tipi di pavimenti.
Realizzare un pavimento è un’operazione che si compone di varie fasi le quali andranno ad incidere sulla tempistica totale di lavorazione: questo è valido per tutti i tipi di pavimentazione, compresi quelli per le piste ciclabili. Innanzitutto, è necessario controllare la superficie d’appoggio: se questa sarà ritenuta idonea si potrà procedere con la messa in opera, altrimenti saranno necessarie operazioni preliminari come il riempimento di voragini, la livellatura di difformità superficiali ecc…
Fatto questo, in base al tipo di materiale da utilizzare potrà essere richiesta la realizzazione di un massetto che rispetti precise caratteristiche (altezza, composizione ecc…). Sul massetto (o direttamente su sottofondo) si andrà, poi, ad applicare la pavimentazione che avrà bisogno dalle 24 alle 72 ore per asciugarsi ed essere transitabile. Solo alla fine si potrà procedere con l’applicazione della segnaletica orizzontale.