Pavimenti industriali post tesi
I pavimenti post-tesi (o postesi) rappresentano per molti aspetti una vera e propria innovazione nel campo delle pavimentazioni industriali. Il loro nome si deve all’utilizzo del metodo della post-tensione, ovvero l’applicazione di una maglia composta da trefoli inguainati e tesati che si va a sostituire alla classica armatura a rete d’acciaio posizionata sulla superficie interessata, prima di gettare in opera il calcestruzzo.

Campi di impiego
Questo sistema altamente innovativo permette una grandissima resistenza e compattezza del pavimento, che si presta a ricevere stress di diverso tipo, senza riportare danni. Per questo motivo, i pavimenti industriali post-tesi trovano impiego soprattutto all’interno di stabilimenti produttivi, fabbriche, zone destinate alla logistica, magazzini e ovunque ci sia un traffico intenso di persone e veicoli: carrelli, macchinari pesanti e muletti a ruote, spesso danneggiano anche gravemente i rivestimenti a causa di urti e continue sollecitazioni e i pavimenti post-tesi nascono proprio per risolvere questo tipo di problematiche, offrendo una superficie solida e sicura (elementi fondamentali sui luoghi di lavoro) e ponendosi come una valida alternativa ai tradizionali pavimenti in calcestruzzo.
Proprietà e caratteristiche
Abbiamo già visto come i pavimenti industriali post-tesi siano una novità e quasi una rivoluzione del settore dei rivestimenti industriali, che sono quelli che richiedono maggiori performance e standard da rispettare. A questo punto, però, per avere una visione completa di questa tipologia di pavimenti, analizziamo meglio le loro proprietà e caratteristiche.
Questa pavimentazione prevede nella sua struttura l’impiego di cavi monotrefolo non aderenti, debitamente ingrassati e inguainati. I cavi sono vincolati a dispositivi di ancoraggio che ne assicurano la stabilità, prima annegati nel calcestruzzo e poi tesi con martinetti idraulici.
È proprio la tesatura dei trefoli che conferisce al calcestruzzo una sorta di forza che si oppone a quelle di eventuali deformazioni. Il pavimento può essere progettato in diverse modalità per adattarsi meglio ad esigenze specifiche e destinazioni d’uso, mantenendo intatte le sue caratteristiche di solidità, compattezza e semplicità di manutenzione.
Prezzo al mq
I pavimenti post-tesi rappresentano la scelta giusta in tutti quei contesti dove c’è bisogno di una pavimentazione che rispetti alti standard di sicurezza e durata. Tuttavia è naturale che, prima di scegliere questa opzione, si voglia conoscere il prezzo al metro quadro. Definire un prezzo fisso per questi pavimenti non è possibile: il costo di partenza si aggira intorno ai 35,00€ ma è soggetto a variazioni che dipendono da diversi elementi, vediamo quali sono.
Uno dei fattori che incide maggiormente sul prezzo dei pavimenti post-tesi è il lavoro di manodopera. L’installazione di questo rivestimento, infatti, richiede più fasi da eseguire: dalla preparazione del sottofondo, fino alla gettata del cemento ogni step prevede operazioni specifiche, che dovranno essere effettuate da professionisti qualificati.
Ad incidere sul prezzo, poi, saranno i materiali utilizzati il cui costo può cambiare a seconda di una maggiore e minore qualità. Infine un altro punto da considerare è la metratura della superficie da pavimentare: in molti casi più questa è ampia, più il prezzo al metro quadro scenderà.
Pavimenti post-tesi: un paradigma diverso
Attualmente possiamo affermare che i pavimenti post-tesi rappresentano un paradigma diverso, un concetto totalmente innovativo nel panorama delle pavimentazioni industriali. La tecnologia della maglia di trefoli inguainati e tesati, infatti, è uno strumento che risolve tantissime problematiche tipiche dei pavimenti in calcestruzzo tradizionali, come quelli dovuti al curling e ai giunti di contrazione.
Questi due inconvenienti, infatti, sono la principale causa di usura dei pavimenti in calcestruzzo e, nello specifico, parliamo di curling per intendere l’imbarcamento delle lastre di calcestruzzo, mentre parliamo di problematiche dovute ai giunti di congiunzione quando ci riferiamo alle rotture e alle sbrecciature che questi ultimi subiscono a causa delle sollecitazioni costanti.
I pavimenti post-tesi sono pavimenti a superficie continua, senza lastre e, di conseguenza, senza giunti. In questo modo non solo non si presenteranno più i soliti problemi estetici e strutturali, ma la superficie stessa avrà maggiore tenuta e resistenza nel tempo.
I vantaggi dei pavimenti post tesi rispetto ai normali pavimenti
Appare chiaro come i pavimenti post-tesi siano una scelta da considerare, soprattutto in determinati ambiti, nel dettaglio, però, potrebbe essere utile analizzare quali siano i loro vantaggi in relazione ai normali pavimenti industriali in calcestruzzo. Vediamo quali sono:
- Eliminazione del problema curling, di cui abbiamo già ampiamente discusso.
- Eliminazione dei giunti, con tutte le problematiche di usura ad essi riconducibili.
- Eliminazione della continua mobilità delle lastre, quando sottoposte a traffico di persone e veicoli.
- Conseguente creazione di una superficie senza giunture, continua ed esteticamente gradevole.
- Planarità superficiale perfetta, maggiore rispetto ai pavimenti ottenuti con lastre di calcestruzzo.
- Durata nel tempo maggiore, dovuta alla grande resistenza strutturale verso sollecitazioni esterne.
Messa in posa
La messa in posa dei pavimenti post-tesi è composta da varie fasi e ognuna di esse prevede specifiche operazioni e tipologie di lavori che andranno ad interessare la superficie da pavimentare. Vediamo nello specifico quali sono.
Prima della messa in posa di un pavimento di questo tipo è indispensabile un controllo scrupoloso delle caratteristiche del sottofondo: nel caso in cui qualche elemento sarà identificato come dannoso per il futuro rivestimento, questo andrà eliminato (per esempio crepe, macchie d’olio, umidità ecc…).
Potrebbe essere utile, poi, l’uso di sabbia come materiale aggiuntivo sullo strato terminale del sottofondo, il quale poi andrà compattato utilizzando un rullo vibrante. Fatte le dovute verifiche sulla compattezza superficiale si procede con la realizzazione e l’apposizione della maglia di trefoli, attenendosi alle precise indicazioni del progetto di base.
Segue la messa in opera del calcestruzzo e la tesatura della maglia. Sulla pavimentazione, poi, potrà essere applicato uno strato di finitura per completare la superficie.
Pulizia e manutenzione
Come per ogni pavimento, anche per quelli post-tesi, la cura e la pulizia sono una sicura garanzia di resa e durata nel tempo. Tra le tante caratteristiche positive e i vantaggi dei pavimenti post-tesi c’è anche la facilità della manutenzione, che non si rivelerà complessa e dai risultati incerti come nel caso dei pavimenti tradizionali in calcestruzzo.
Questi ultimi, infatti, essendo più soggetti a subire le conseguenze dei carichi pesanti e del traffico intenso, sono destinati a frequenti operazioni di ripristino superficiale, cosa che invece si verifica molto raramente nei pavimenti post-tesi, più resistenti e compatti.
Abbiamo, poi, già parlato di come i pavimenti post-tesi non devono affrontare il problema dell’imbarcamento delle lastre e di come, quindi, abbiano una planarità molto più omogenea e stabile che ne facilita la manutenzione.
Per quanto riguarda la pulizia del rivestimento, questa sarà semplificata anche dal trattamento superficiale che potrà rendere il pavimento meno poroso e interessato ad accumuli di polvere e altre sostanze, per cui basterà procedere periodicamente con prodotti non aggressivi, per eliminare gli strati di sporco superficiale.