Come pulire i pavimenti in resina?
Come pulire i pavimenti in resina e quali detergenti utilizzare
I pavimenti in resina sono una scelta sempre più frequente nel campo dell’edilizia, non solo per le infinite possibilità estetiche che offrono e per la grande resistenza, ma anche per la praticità della manutenzione. A differenza di molte pavimentazioni, quelle in resina non prevedono fughe e per questo impediscono l’accumulo di polvere, muffa e sporcizia. Tuttavia, la pulizia ordinaria di questi pavimenti è comunque un’operazione da svolgere con frequenza, per essere sicuri di avere superfici pulite e igienizzate. Inoltre, periodicamente può essere necessario attuare operazioni di pulizia straordinaria, soprattutto in determinati ambienti o dopo determinate circostanze (traslochi, restauri ecc…). In tutti questi casi, quindi, è importante sapere come operare sulle superfici per non danneggiarle e per mantenere inalterate qualità e caratteristiche.
Vediamo, quindi, quali prodotti scegliere e come utilizzarli per pulire correttamente i pavimenti in resina.
Quali detergenti usare per i pavimenti in resina
Nella maggior parte dei casi i pavimenti in resina possono essere lavati facilmente e senza particolari problemi. Il lavaggio delle superfici può essere anche un’operazione da svolgere con frequenza, ma a patto di utilizzare i prodotti giusti e nelle corrette modalità e soprattutto dopo aver rimosso la polvere dalle superfici servendosi di una scopa o di un aspirapolvere elettrico (evitando apparecchi abrasivi). Per il lavaggio si consiglia di optare per detergenti quali lavapavimenti neutri, non particolarmente aggressivi, diluiti in acqua (fredda o calda) e servirsi di un panno in microfibra o comunque in un tessuto morbido, in modo da non provocare graffi alla pavimentazione. Per esigenze più specifiche sarà, poi, possibile scegliere prodotti mirati, accertandosi però che siano compatibili con il pavimento da trattare: in queste circostanze è fondamentale fare riferimento alle indicazioni fornite dalla ditta o dai professionisti che si sono occupati delle messa in opera del pavimento, i quali sapranno consigliare il detergente giusto e il corretto metodo di utilizzo.
Una volta detersa la superficie, la si potrà asciugare con un panno oppure la si potrà lasciare asciugare naturalmente e, per ottenere un pavimento più lucido e preservato da urti e graffi, sarà possibile anche applicare uno strato di cera protettiva, concentrandosi soprattutto sulle zone più sottoposte al passaggio di cose e persone in modo da attenuare e prevenire l’usura.
Per quanto riguarda le pavimentazioni industriali, dove la pulizia viene effettuata con macchine pulitrici, è necessario prevedere una prima fase per la detersione e la posa del prodotto e una seconda fase (da svolgersi dopo qualche minuto) per l’aspirazione e la rimozione del detergente.
Nel caso in cui il pavimento dovesse presentare delle macchie più ostinate (pensiamo alle rigature nere dovute al passaggio di muletti) si può procedere con un trattamento di smacchiatura localizzato solamente sull’area da trattare. Per quanto riguarda l’uso di candeggina, anche in questo caso si consiglia di consultare la scheda tecnica della pavimentazione o di chiedere informazioni alla ditta che ha realizzato il pavimento, in quanto è un prodotto abbastanza aggressivo che potrebbe danneggiare la resina: per questo laddove l’uso di candeggina fosse consentito bisognerà comunque optare per una piccola dose, sempre diluita in acqua.
Quali detergenti evitare per i pavimenti in resina
Dopo aver esaminato quali detergenti e prodotti utilizzare per pulire i pavimenti in resina, passiamo in rassegna i prodotti che sarebbe meglio non usare per non rischiare di danneggiare questo tipo di pavimentazione.
Come abbiamo già accennato, detergenti aggressivi e prodotti acidi o alcalini sono vivamente sconsigliati perché potrebbero compromettere le caratteristiche estetiche e fisico-chimiche del pavimento, così come è da evitare l’utilizzo di spugne o panni abrasivi che potrebbero provocare graffi alle superfici. Per quanto riguarda le pavimentazioni industriali, soprattutto quelle destinate ad ambienti dove si lavora secondo il regime HACCP, sono da evitare prodotti di bassa qualità, preferendo detergenti specifici che sapranno garantire non solo pulizia ma anche alti livelli di igienizzazione.
Per finire, è fondamentale sapere che prima di lavare una superficie in resina è opportuno eliminare polvere e residui: questi, se non eliminati e anche se proporzioni medio-piccole, potrebbero fare attrito con la pavimentazione, graffiandola.
La lucidatura dei pavimenti in resina
La pulizia dei pavimenti in resina è un’ottima pratica per assicurare a queste superfici una buona manutenzione, tuttavia ci sono delle buone pratiche che possono contribuire a mantenere i pavimenti in buono stato nel tempo: tra queste troviamo la lucidatura. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La lucidatura è un’operazione che prevede la levigatura della superficie da trattare e l’applicazione di una cera specifica. Questa operazione permette di avere pavimenti più lucidi e di attenuare i graffi superficiali.
La lucidatura, nella maggior parte dei casi, viene svolta grazie a macchinari specifici per l’uso. Alla lucidatura, spesso, è associata la stesura di una cera protettiva che protegge il pavimento, andando a creare un sottilissimo strato sopra l’intera superficie interessata. Per la lucidatura, sconsigliamo di seguire pratiche casalinghe fai da te o di affidarsi a personale non qualificato: per un risultato ottimale, infatti, è sempre opportuno utilizzare apparecchiature e prodotti specifici o rivolgersi a figure professionali qualificate.